La pandemia da Covid-19 ha messo tutti di fronte all’evidenza della fragilità umana e ci ha costretto ad una quarantena a cui non eravamo preparati. Le nostre abitudini sono state annullate a favore di una nuova gestione del tempo, un tempo dilatato e compreso in limiti non determinabili. Crediamo quindi che il tema della resilienza debba ottenere il giusto spazio che avrebbe dovuto sempre conservare. Educare alla resilienza significa sostenere lo sviluppo, l’incremento ed il consolidamento di quelle capacità e competenze (creatività, autonomia, humor, empatia, senso morale ed etica, base di attaccamento sicura, fiducia verso il mondo e l’altro) che permettono, di fronte ad un evento avverso o ad una crisi del sistema che circonda il soggetto, una reattiva riorganizzazione in positivo.