Max Ferrari fondatore di MC2 Saint Barth, il noto marchio di capi e accessori, racconta in questa puntata come & amp; amp; #232; iniziata la sua avventura nel mondo della moda, portando il brand a essere conosciuto e riconosciuto a livello globale. Gli inizi e la nascita del marchio: & amp; amp; #8220;Mc2 Saint Barth nasce in spiaggia. Ero con un gruppo di amici in Sardegna . In quei tempi avevano tutti Sundek, aveva il monopolio. L & amp; amp; #8217;idea forte fu che per fare un costume non bisognava avere un & amp; amp; #8217;azienda. Non sapevamo nulla dell & amp; amp; #8217;argomento, l & amp; amp; #8217;abbiamo disegnato e abbiamo fatto realizzare i primi 15 prototipi a mano. Siamo andati in giro, con il mio socio, per venderli porta a porta & amp; amp; #8220;. La crescita e i momenti pi & amp; amp; #242; difficili: & amp; amp; #8220;Il giorno pi & amp; amp; #242; brutto & amp; amp; #232; stato all & amp; amp; #8217;inizio. Ero parcheggiato con la mia macchina sul lago di Como, avevo gi & amp; amp; #224; preso 3, 4 porte pesanti in faccia, avevo lasciato in quel momento l & amp; amp; #8217;avvocatura. & amp; amp; #200; stato un pomeriggio molto molto lungo. Sono andato a provare a vendere e non ci ero riuscito. La mia sfortuna era che forse avevo qualcosa da perdere. A volte il non aver nulla da perdere ti fa essere pi & amp; amp; #242; spavaldo. Io avevo qualcosa da perdere perch & amp; amp; #233; avevo studiato, amavo il mio lavoro e all & amp; amp; #8217;inizio questo mi ha creato un bel po & amp; amp; #8217; di ansie & amp; amp; #8220; See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Edoardo Barbares, in arte Max Felicitas, pornodivo e imprenditore nel mondo dell’hard si mette a nudo e si racconta a One More Time. La dipendenza dal sesso: “Io mi sveglio la mattina e penso al sesso, vado a dormire pensando al sesso. Mi porta via la giornata, mi porta via la mia vita. È un vero e proprio problema: i soldi che spendo in prostituzione sono tantissimi, ti bruci i rapporti con le persone“. Gli inizi della carriera: “Mi capita di partecipare a un casting per Rocco Siffredi. Penso che questa è la mia opportunità, devo fare il massimo. Inizio a lavorare per lui e faccio in modo che la stampa inizi a parlare di me. Chiambretti mi invita in trasmissione e mi definisce l’erede di Rocco Siffredi. Inizio a lavorare per case di produzioni internazionali ma non è così che si fanno i soldi.“ L’imprenditoria a luci rosse e il mondo dei social: “L’ambiente del porno non mi piaceva. Quel porno lì ormai è finito e a lavorare sui social, creo la mia community, decido di analizzare il mercato del porno e creo il mio sito web in abbonamento. Sono diventato il precursore di OnlyFans“.

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Edoardo Barbares, in arte Max Felicitas, pornodivo e imprenditore nel mondo dell & #8217;hard si mette a nudo e si racconta a One More Time. La dipendenza dal sesso: & #8220;Io mi sveglio la mattina e penso al sesso, vado a dormire pensando al sesso. Mi porta via la giornata, mi porta via la mia vita. & #200; un vero e proprio problema: i soldi che spendo in prostituzione sono tantissimi, ti bruci i rapporti con le persone & #8220;. Gli inizi della carriera: & #8220;Mi capita di partecipare a un casting per Rocco Siffredi. Penso che questa & #232; la mia opportunit & #224;, devo fare il massimo. Inizio a lavorare per lui e faccio in modo che la stampa inizi a parlare di me. Chiambretti mi invita in trasmissione e mi definisce l & #8217;erede di Rocco Siffredi. Inizio a lavorare per case di produzioni internazionali ma non & #232; cos & #236; che si fanno i soldi. & #8220; L & #8217;imprenditoria a luci rosse e il mondo dei social: & #8220;L & #8217;ambiente del porno non mi piaceva. Quel porno l & #236; ormai & #232; finito e a lavorare sui social, creo la mia community, decido di analizzare il mercato del porno e creo il mio sito web in abbonamento. Sono diventato il precursore di OnlyFans & #8220;. See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Edoardo Barbares, in arte Max Felicitas, pornodivo e imprenditore nel mondo dell & amp; amp; #8217;hard si mette a nudo e si racconta a One More Time. La dipendenza dal sesso: & amp; amp; #8220;Io mi sveglio la mattina e penso al sesso, vado a dormire pensando al sesso. Mi porta via la giornata, mi porta via la mia vita. & amp; amp; #200; un vero e proprio problema: i soldi che spendo in prostituzione sono tantissimi, ti bruci i rapporti con le persone & amp; amp; #8220;. Gli inizi della carriera: & amp; amp; #8220;Mi capita di partecipare a un casting per Rocco Siffredi. Penso che questa & amp; amp; #232; la mia opportunit & amp; amp; #224;, devo fare il massimo. Inizio a lavorare per lui e faccio in modo che la stampa inizi a parlare di me. Chiambretti mi invita in trasmissione e mi definisce l & amp; amp; #8217;erede di Rocco Siffredi. Inizio a lavorare per case di produzioni internazionali ma non & amp; amp; #232; cos & amp; amp; #236; che si fanno i soldi. & amp; amp; #8220; L & amp; amp; #8217;imprenditoria a luci rosse e il mondo dei social: & amp; amp; #8220;L & amp; amp; #8217;ambiente del porno non mi piaceva. Quel porno l & amp; amp; #236; ormai & amp; amp; #232; finito e a lavorare sui social, creo la mia community, decido di analizzare il mercato del porno e creo il mio sito web in abbonamento. Sono diventato il precursore di OnlyFans & amp; amp; #8220;. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Giovanni Ciferri è uno studente di economia come tanti, ma con un’intuizione geniale. Con altri due soci e Zlatan Ibrahimovic lancia Buddyfit, una palestra digitale con oltre 300 classi al mese in diretta streaming tenute da noti personal trainer. Nella puntata racconta l’incontro con Ibrahimovic: “Patrizio Leoni mi scrive su WhatsApp alle 11 di sera e mi chiede se ero pronto a fare un pitch a Zlatan Ibrahimovic. Mi son lanciato! Eravamo in videocall su whatsapp alle 11 e un quarto di sera in piena quarantena. Io gli ho detto Buddyfit può diventare veramente la Netflix del fitness. Possiamo fare una cosa grande! Lui mi ha detto facciamolo! Gli inizi con Buddyfit Parlo con i miei due co-founder e gli dico: “io salto! Se volete potete saltare con me. Non avevamo un’idea, ci siamo dati un anno di tempo per cercarla. Abbiamo analizzato il mercato estero e siamo arrivati a concepire la palestra in casa. Iniziamo a cercare i primi investimenti attraverso il family & friends: se nel del tuo network di contatti non riesci a raccogliere i primi 20/30.000 euro allora potrebbe esserci un problema nell’idea o nel team“. La strada per il successo con Buddyfit: “Quello che ha differenziato Buddyfit è stata la capacità di creare una community intorno al servizio. Noi abbiamo creato tanto contenuto sui social. Abbiamo comunicato con due testimonial d’eccezione, Zlatan Ibrahimovic e Diletta Leotta“.

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Giovanni Ciferri & amp; amp; #232; uno studente di economia come tanti, ma con un & amp; amp; #8217;intuizione geniale. Con altri due soci e Zlatan Ibrahimovic lancia Buddyfit, una palestra digitale con oltre 300 classi al mese in diretta streaming tenute da noti personal trainer. Nella puntata racconta l & amp; amp; #8217;incontro con Ibrahimovic: & amp; amp; #8220;Patrizio Leoni mi scrive su WhatsApp alle 11 di sera e mi chiede se ero pronto a fare un pitch a Zlatan Ibrahimovic. Mi son lanciato! Eravamo in videocall su whatsapp alle 11 e un quarto di sera in piena quarantena. Io gli ho detto Buddyfit pu & amp; amp; #242; diventare veramente la Netflix del fitness. Possiamo fare una cosa grande! Lui mi ha detto facciamolo! Gli inizi con Buddyfit Parlo con i miei due co-founder e gli dico: & amp; amp; #8220;io salto! Se volete potete saltare con me. Non avevamo un & amp; amp; #8217;idea, ci siamo dati un anno di tempo per cercarla. Abbiamo analizzato il mercato estero e siamo arrivati a concepire la palestra in casa. Iniziamo a cercare i primi investimenti attraverso il family & amp; amp; amp; friends: se nel del tuo network di contatti non riesci a raccogliere i primi 20/30.000 euro allora potrebbe esserci un problema nell & amp; amp; #8217;idea o nel team & amp; amp; #8220;. La strada per il successo con Buddyfit: & amp; amp; #8220;Quello che ha differenziato Buddyfit & amp; amp; #232; stata la capacit & amp; amp; #224; di creare una community intorno al servizio. Noi abbiamo creato tanto contenuto sui social. Abbiamo comunicato con due testimonial d & amp; amp; #8217;eccezione, Zlatan Ibrahimovic e Diletta Leotta & amp; amp; #8220;. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Fabrizio Biggio, comico, conduttore e attore conosciuto dal grande pubblico anche per il sodalizio artistico con Francesco Mandelli con cui ha raggiunto la grandissima popolarità grazie al duo comico de I Soliti Idioti, si racconta in questa puntata di One More Time. Gli inizi della carriera artistica: “Ho iniziato con i fumetti. Dopo aver condotto un programma per una piccola tv locale, Mtv mi chiama per un provino. È stato un disastro. Passano sei mesi e non mi chiamano, allora creo un fumetto: io che aspettavo la loro telefonata e la mia vita che nel mentre diventava un disastro. Dopo due settimane mi chiama MTV: “ti vogliamo incontrare“. L’inizio con i Soliti Idioti: “Ho conosciuto Francesco Mandelli a MTVMad e abbiamo iniziato a scrivere degli sketch comici. Primo giorno di set, iniziamo a girare: è stato l’idillio, mi sembrava di girare con lui da sempre. Ci capivamo al volo. Il successo arriva nel 2009 con la terza serie e ci volevano per farne 2 film. Incassiamo 25 milioni al botteghino“. La fine del duo comico de I soliti Idioti: “Dopo i film, da un’operazione artistica siamo diventati un prodotto commerciale. Eravamo riconosciuti come quelli volgari. Non abbiamo saputo gestire la nostra arte, l’abbiamo data in pasto a chi ci voleva far dei soldi. A un certo punto decidiamo di fare il terzo film “La solita commedia - Inferno“, nel 2015. Un flop. Va malissimo e anche tra me e Mandelli le cose non andavano bene e lì son venuti fuori tutti gli attriti tra di noi, non ci siamo piò parlati. In quella situazione ho sbagliato, ho tenuto tutto dentro, ma poi sono scoppiato. Ci separiamo, ma non c’è mai stata la forza o la voglia di risolvere“.

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Fabrizio Biggio, comico, conduttore e attore conosciuto dal grande pubblico anche per il sodalizio artistico con Francesco Mandelli con cui ha raggiunto la grandissima popolarit & amp; amp; #224; grazie al duo comico de I Soliti Idioti, si racconta in questa puntata di One More Time. Gli inizi della carriera artistica: & amp; amp; #8220;Ho iniziato con i fumetti. Dopo aver condotto un programma per una piccola tv locale, Mtv mi chiama per un provino. & amp; amp; #200; stato un disastro. Passano sei mesi e non mi chiamano, allora creo un fumetto: io che aspettavo la loro telefonata e la mia vita che nel mentre diventava un disastro. Dopo due settimane mi chiama MTV: & amp; amp; #8220;ti vogliamo incontrare & amp; amp; #8220;. L & amp; amp; #8217;inizio con i Soliti Idioti: & amp; amp; #8220;Ho conosciuto Francesco Mandelli a MTVMad e abbiamo iniziato a scrivere degli sketch comici. Primo giorno di set, iniziamo a girare: & amp; amp; #232; stato l & amp; amp; #8217;idillio, mi sembrava di girare con lui da sempre. Ci capivamo al volo. Il successo arriva nel 2009 con la terza serie e ci volevano per farne 2 film. Incassiamo 25 milioni al botteghino & amp; amp; #8220;. La fine del duo comico de I soliti Idioti: & amp; amp; #8220;Dopo i film, da un & amp; amp; #8217;operazione artistica siamo diventati un prodotto commerciale. Eravamo riconosciuti come quelli volgari. Non abbiamo saputo gestire la nostra arte, l & amp; amp; #8217;abbiamo data in pasto a chi ci voleva far dei soldi. A un certo punto decidiamo di fare il terzo film & amp; amp; #8220;La solita commedia - Inferno & amp; amp; #8220;, nel 2015. Un flop. Va malissimo e anche tra me e Mandelli le cose non andavano bene e l & amp; amp; #236; son venuti fuori tutti gli attriti tra di noi, non ci siamo pi & amp; amp; #242; parlati. In quella situazione ho sbagliato, ho tenuto tutto dentro, ma poi sono scoppiato. Ci separiamo, ma non c & amp; amp; #8217; & amp; amp; #232; mai stata la forza o la voglia di risolvere & amp; amp; #8220;. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information. See omnystudio.com/listener for privacy information.

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Mario Volanti, musicista, compositore e speaker radiofonico, fonda nel 1982 RADIO ITALIA SOLOMUSICAITALIANA. Decidendo così, di rispondere all’avanzata esterofila nel comparto musicale radiofonico di quegli anni. In questa puntata parla degli inizi e della fondazione di Radio Italia: “Ero insofferente: devo fare la radio. Mi chiama un’ascoltatrice affezionata e mi dice che il suo socio vuole fare una radio. Incontro Franco Borgonovo e fondiamo Radio Italia. La cosa stava diventando seria: nel ’91 siamo diventati la prima radio d’Italia“. L’attentato: “Alle 4 del mattino mi chiama la polizia “deve venire subito, c’è stato un attentato: una bomba in radio“. Mi alzo e volo in radio, entro e non c’era piò niente: bruciato tutto. Il rapporto con gli artisti: “Mi confronto con gli artisti dal punto di vista musicale. Uno dei primi con cui ho consolidato un bel rapporto è Enrico Ruggeri. La prima intervista Laura Pausini l’ha fatta con me, come anche Bocelli o Gigi D’Alessio. Ho ricevuto anche dei no: Gianni Morandi me ne ha fatta una sporca. Avevamo fissato il live nel nostro Music Place. Il giorno prima mi dicono “sicuro che domani Gianni Morandi verrà in Radio Italia?! A me risulta che sarà dalla De Filippi ad Amici“. Non è possibile, penso, avevamo preparato tutto. Alla fine abbiamo dovuto annullare tutti gli inviti. L’ho cancellato dalla mia vita. Poi siamo diventati di nuovo amici per la pelle“.

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Mario Volanti, musicista, compositore e speaker radiofonico, fonda nel 1982 RADIO ITALIA SOLOMUSICAITALIANA. Decidendo così, di rispondere all’avanzata esterofila nel comparto musicale radiofonico di quegli anni.
In questa puntata parla degli inizi e della fondazione di Radio Italia: "Ero insofferente: devo fare la radio. Mi chiama un'ascoltatrice affezionata e mi dice che il suo socio vuole fare una radio. Incontro Franco Borgonovo e fondiamo Radio Italia. La cosa stava diventando seria: nel ‘91 siamo diventati la prima radio d’Italia”.
L’attentato: “Alle 4 del mattino mi chiama la polizia “deve venire subito, c’è stato un attentato: una bomba in radio”. Mi alzo e volo in radio, entro e non c’era più niente: bruciato tutto.
Il rapporto con gli artisti: “Mi confronto con gli artisti dal punto di vista musicale. Uno dei primi con cui ho consolidato un bel rapporto è Enrico Ruggeri. La prima intervista Laura Pausini l’ha fatta con me, come anche Bocelli o Gigi D’Alessio. Ho ricevuto anche dei no: Gianni Morandi me ne ha fatta una sporca. Avevamo fissato il live nel nostro Music Place. Il giorno prima mi dicono “sicuro che domani Gianni Morandi verrà in Radio Italia?! A me risulta che sarà dalla De Filippi ad Amici”. Non è possibile, penso, avevamo preparato tutto. Alla fine abbiamo dovuto annullare tutti gli inviti. L'ho cancellato dalla mia vita. Poi siamo diventati di nuovo amici per la pelle”.