Focus sul Giro Next Gen con due ospiti che vivono anche di ciclismo giovanile: Alessandro Autieri, giornalista di Alvento Magazine e grande conoscitore di ciclisti giovani (non solo francesi), e Alessio Nieri, ex corridore professionista e appena uscito dalla sua prima esperienza da massaggiatore per la Mg.K Vis presente appunto al Giro.

Si parla di cosa ha convinto e cosa ha convinto meno di questo nuovo format sempre più orientato vero le development WT. Si analizzano i singoli corridori, alcuni davvero giovanissimi (classe 2005) che si sono messi in mostra in questa settimana tra Aosta e Forlimpopoli.

Da Widar a Magnier, passando per gli spagnoli Torres e Martì, gli italiani che si sono messi più in mostra come Kajamini, Nespoli e Conforti, velocisti (ma no solo) come Teutenberg e Brennan, ecc ecc ecc...

Scaletta:
0:00-1:22 Introduzione ospiti
1:22-21:10 Cosa va, cosa non va
21:10-28:48 Widar e Rondel
28:48-36:37 Gli italiani e gli spagnoli
36:37-43:30 Le volate ma non solo

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Il Delfinato si è chiuso con il trionfo di Primoz Roglic, che soffrendo ha portato a casa l’ennesima corsa di una settimana WT della sua carriera. Al Tour de Suisse cominciano adesso le grandi montagne, e Adam Yates sembra avere una marcia in più di tutti gli altri. Qualche parola anche sul Giro Next Gen, dove stiamo cominciando a scoprire un nuovo campioncino belga.

Scaletta:
0:00-2:55 Sommario
2:56-23:56 Giro del Delfinato
23:57-32:30 Tour De Suisse
32:31-40:46 Giro Next Gen
40:47-44:32 Slovenia e Belgium Tour

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Tornano le puntate settimanali, siamo nel bel mezzo del calendario che ci porta da una grande corsa ad un'altra grande corsa.

Ma per arrivare al Tour bisogna prima guardare e analizzare Delfinato e Giro di Svizzera, prima di diventare grandi bisogna correre il Giro Next Gen, prima di conquistare l'Europa ci sono Asia e Americhe...ah no...quello è Risiko.

Scaletta:
0:00-2:35 Sommario
2:35-20:38 Criterio del Delfinato
20:38-27:01 Tour De Suisse
27:01-31:43 Giro Next Gen
31:43-44:30 Maggio per il resto del mondo

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Si può riassumere un Giro d'Italia in 90 minuti? Noi ci abbiamo provato.

Le emozioni, le bellezze, i luoghi e le persone che abbiamo incontrato in questo diario quotidiano che ci ha portato a raccontarvi le gesta di ciclisti e di tutto quello che li circonda.

Analisi della classifica generale, partendo dall'uomo che ci ha fatto finire gli aggettivi, Tadej Pogacar, fino a quelli da cui ci aspettavamo qualcosa di più o qualcosa di meno.

Gli italiani, quelli affermati e quelli che ci stanno facendo venire l'acquolina in bocca: da Ganna a Tiberi, passando per Milan, Vendrame, Zana, Fortunato, Pellizzari, Milesi, Piganzoli...

Questo podcast è prodotto grazie alla collaborazione di RCS Sport e ITA Italian Trade Agency - per la valorizzazione delle eccellenze del territorio targate Made in Italy.

Una puntata sprint dedicata ad una tappa sprint: l'ultima tappa del Giro d'Italia 2024 si accende nel finale quando Milan ha un problema alla bici all'inizio dell'ultimo giro. Riesce in qualche modo a rientrare, ma nella volata acciuffata quasi al volo è Merlier che da ottimo belga quale è conosce l'arte dello sprint sul pavé/sampietrini e domina sotto al Colosseo.

Terza vittoria per lui, raggiunge Milan che invece conquista il quarto secondo posto in 21 tappe: in pratica una tappa su tre ha fatto o primo o secondo.

Per tutte le altre considerazioni ed un recap esaustivo su quello che è stato questo Giro d'Italia vi rimandiamo alla puntata conclusiva di domani.

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Tadej Pogacar vince la sua sesta tappa al #GirodItalia, partendo sul Monte Grappa in mezzo a una folla oceanica e trionfando al traguardo di Bassano in maglia rosa.

Molto bene i giovani italiani dietro: Pellizzari anima la corsa, Tiberi è il più brillante degli inseguitori. O'Connor e Thomas vanno in difficoltà ma salvano le posizioni in classifica.

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Andrea Vendrame torna al successo al #GirodItalia dopo 3 anni: soffre, attacca in discesa e poi tiene bada l'inseguimento di Pelayo Sanchez, Narvaez, Steinhauser e Alaphilippe.

Nel gruppo maglia rosa solo un timido attacco della Movistar e una caduta di Geraint Thomas per disattenzione. Tutto rimandato al doppio Monte Grappa di domani.

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Una tappa "normale" conclusa dalla solita volata caotica e mai banale.

Arriva la seconda volata vincente per Merlier che torna alla vittoria dopo la tappa 3 e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. 

Milan secondo, quarto Alberto Dainese, nono Ballerini.

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Georg Steinhauser era uno dei corridori più caldi del momento. La EF era una delle squadre che più meritavano una vittoria in questo giro: 1+1 = braccia al cielo sul Passo Brocon per il tedesco classe 2001 per la sua prima vittoria da professionista.

Dietro DSM prima e Ineos poi si adoperano in un lavoro a cui però manca la tesi finale. Corsa davvero pazza anche oggi, con una fuga che viene ripresa e poi rilanciata (in maniera vincente) da alcuni degli stessi interpreti del primo tentativo.

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Sul Monte Pana arriva il quinto successo di tappa per Tadej Pogacar, che vince anche quando non vorrebbe. UAE lascia andare la fuga, ma Movistar insegue e poi gli serve il successo di tappe su un piatto d'argento.

Grandissimo Giulio Pellizzari che va vicinissimo al successo di tappa. Bene anche Tiberi e Scaroni, un po' in difficoltà Geraint Thomas che perde il secondo posto nella generale a favore di Martinez.

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