Il movimento del bodypositivity rappresenta sicuramente un'utile e singificativa reazione alla "dittatura" di modelli estetici che finiscono per discriminare chi ha un corpo fuori dai canoni. È pur vero però che come ribadisce la Società italiana di prevenzione cardiovascolare (Siprec), non bisogna mai dimenticarsi che l'obesità comporta dei reali fattori di rischio per la salute e che bisogna stare attenti al tipo di messaggi che si possono veicolare quando parliamo di bodypositivity.
Su questo vogliamo interpellare i nostri ascoltatori invitandoli a chiamare e dire in quali di questi tre atteggimenti si riconoscono.
1 - Non metterei in dubbio l'efficacia delll'impatto mediatico del body positivity perché è una maniera molto afficace per non far sentire come oggetto di dersione le persone in sovrappeso.
2 - È in atto una strategia di marketing mirata a nuove categorie di consumatori che in modo più o meno intenzionale ignorano di la necessità di aiutare certe persone a prevenire ed evitare seri rischi per la loro salute.
3 - Il problema non esiste: le cosiddette modelle curvy sono soltanto donne un po' più formose rispetto alla classica modella etera e filiforme.