Un ospedale sul fronte di guerra, la Prima Guerra Mondiale, per curare i militari feriti. La particolarità? Ci lavorano solo donne. Donne sono i chirurghi, i medici, le infermiere, il personale. È una realtà realmente esistita e creata nel 1914 da due inglesi: Flora Murrey, anestesista, e Louisa Garret Anderson, chirurga. In "Come vento cucito alla terra" (Longanesi) Ilaria Tuti ripercorre questa storia creando un mix fra fatti reali e trama di fantasia. La protagonista è Caterina Hill, detta Cate, madre italiana e padre inglese, laureata in medicina, ma costretta a esercitare solo nei bassifondi di Londra perché all'epoca le donne medico erano osteggiate. Riceve da Flora e Louisa la proposta di andare in Francia per creare la prima unità chirurgica gestita da donne. All'inizio i pazienti sono restii ad accettare le cure mediche delle donne e sono aggressivi, come Alexander. Poi finiranno per comprendere come queste donne abbiano salvato loro la vita. Non solo quella fisica, ma anche quella mentale attraverso un'attività considerata esclusivamente femminile: il ricamo.
Nella seconda parte parliamo di "Il profilo dell'altra" (e/o), opera prima di Irene Graziosi. Un romanzo sul mondo degli youtuber e dei content creator (guai a chiamarli influencer!) scritto con sguardo lucido su una realtà che l'autrice conosce bene visto che è co-fondatrice, insieme a Sofia Viscardi, del progetto "Venti". La protagonista è Maia, 26 anni, che dopo la morte della sorella si trasferisce con il fidanzato da Parigi a Milano. Una ragazza che non ha voglia di fare quasi nulla e che finisce per lavorare per Maia, una famosa content creator. Un mondo che Maia guarda con atteggiamento sferzante, così come è sferzante nei confronti di tutta l'umanità che la circonda.