"Corpi minori" (Mondadori) è il nuovo romanzo di Jonathan Bazzi, che aveva esordito nel 2019 con "Febbre", in cui aveva raccontato l'infanzia a Rozzano, vicino Milano, in un contesto familiare e sociale opprimente e discriminante e poi la scoperta della sieropositività. In "Corpi minori" racconta la vita dello stesso personaggio focalizzandosi sul periodo dai 20 ai 30 anni. Lascia l'odiata Rozzano e va a Milano, considerata un sogno, portandosi però dietro sempre i problemi economici e soprattutto portandosi dentro la sua indecisione ("Posso fare tutto, non faccio niente") e la sua spasmodica ricerca d'amore che passa, quasi paradossalmente, attraverso il sesso praticato soprattutto con chi disprezza. Il protagonista vive una relazione con un uomo che non ama e non desidera, cerca relazioni sessuali solo con uomini che disprezza e diventa quasi schiavo della sua pulsione erotica ("Il sesso è tiranno").
Nella seconda parte parliamo di "La bambina sputafuoco" di Giulia Binando Melis (Garzanti). Un romanzo sull'amicizia e sul potere dell'immaginazione, narrato da una voce credibile, leggera, giocosa, arrabbiata, tenera, ma soprattutto ironica. È la storia, in parte autobiografica, di Mina che a 9 anni si ammala di linfoma di Burkit ed è costretta a lunghi periodi in ospedale. Il suo è un racconto fantasioso in cui la malattia e le cose dolorose che le capitano assumono una dimensione diversa grazie all'ironia. In questo Mina viene aiutata soprattutto da Lorenzo, un altro bambino malato: fra loro si crea una profonda amicizia, una vera e propria alleanza per poter sognare insieme la fuga dall'ospedale e una vita diversa.