Un romanzo cupo in cui i personaggi sembrano quasi non avere possibilità di riscatto o salvezza. È "La mala erba" di Antonio Manzini (Sellerio), romanzo che non fa parte della serie con Rocco Schiavone. La storia si svolge in un piccolo paese di 300 anime, un luogo asfittico e claustrofobico. Tutto è in mano al ricco Cicci Bellè, proprietario sia di case che di attività economiche, un uomo becero, arrogante, un uomo di potere che è disposto a tutto pur di portare avanti i propri interessi. Gli abitanti sono dunque un po' ostaggi di Cicci Bellè. In questo contesto si muove una protagonista femminile, Samantha, 17 anni, che non vede l'ora di fuggire dal paese, ma che rimane incinta. Un romanzo pieno di personaggi disperati in cui alla fine le vittime, per salvarsi, sono costrette a diventare carnefici.
Nella seconda parte parliamo di un romanzo che narra un fatto realmente accaduto durante la Prima Guerra Mondiale: la cosiddetta tregua di Natale del 1914. In quell'occasione in diversi punti del fronte i soldati di opposte fazioni abbassarono le armi e celebrarono il Natale insieme, condividento il cibo e organizzando partite di calcio. Questo avvenimento viene ripreso nel romanzo "Una piccola pace" di Mattia Signorini (Feltrinelli) in cui ci sono due piani temporali. Siamo nel 1933 quando un tedesco accompagna il figlio nelle Fiandre, nel luogo dove, a 19 anni, aveva combattuto contro gli inglesi. Qui racconta al figlio la storia del soldato inglese William Turner (personaggio realmente esistito) che è il protagonista della storia. Ed è qui che nasce il secondo piano temporale, quello ambientato nel 1914: Turner si arruola spinto dalla propaganda (la guerra viene presentata come un'avventura) e per mantenere una promessa fatta alla madre sul letto di morte. Arrivato al fronte, però si rende conto che la guerra è molto diversa da quella che si aspettava. Turner passerà alla storia come uno dei militari che diede il via alla Tregua di Natale.