Al grido di Eia! Eia! Eia! Alalà! il primo convegno fascista di Macerata. Domenica 10 aprile nella nostra città si è tenuto l'annunziato e tanto temuto (chissà perchè?) Convegno fascista. Sono convenuti nella nostra regione, dall'Abruzzo centinaia di baldi giovani con i loro gagliardetti, armati del rituale bastone, esuberanti di vita e che han fatto risuonare Macerata dei loro canti e delle loro grida di evviva e di abbasso. Gli edifici pubblici e molti privati hanno esposto il tricolore. Si è formato subito il corteo il quale si è recato al Piccinini e dopo mezz'ora di grida e di infiniti eia, eia, alalà all'Italia, a D'Annunzio, a Mussolini, è sorto a parlare il Segretario generale dei fasci Pasella. Salutato da formidabili applausi, Pasella fa la storia del fascismo, ricorda le date in cui ebbe origine a Milano il Fascismo, inneggia a Benito Mussolini creatore dei fasci. Spiega il programma dei fascisti: difendere l'ultima guerra, valorizzare la vittoria, resistere ed opporsi alle degenerazioni teorico pratiche del socialismo politicante. E Pasella fra grida di viva l'Italia e abbasso Cagoia inneggia alla guerra nazionale e perfino al Generale Graziani. Per il secondo punto ha delle amare parole per i teneri alleati. Si dilunga a sferzare i socialisti che hanno insozzato la nostra patria, insanguinato le nostre piazze e adottato il sistema della violenza e del ricatto. La borghesia è stata abbassata ma si è elevato alla sua altezza il proletariato. Non ha nessuna pregiudiziale sulla forma di Governo, nè repubblicani nè monarchici, solo italiani. E qui si lancia contro la borghesia parassitaria e politicante che succhia il sangue del proletariato. Il fascismo protegge, difende la borghesia, ma la borghesia produttrice non parassitaria. Ed esalta l'opera del nostro agricoltore, difende la piccola proprietà. (Silenzio profondo: i pescicani presenti nicchiano ma da un palco alcuni popolari applaudono e seguono allora scroscianti applausi). Il comizio termina al canto di Giovinezza giovinezza primavera di bellezza. Si è formato il corteo che senza incidenti è arrivato fino in Piazza Vittorio Emanuele dove si è sciolto. Nessun incidente anche perchè la razza dei socialisti domenica a Macerata non esisteva.
(Il Cittadino, 17-18 aprile).