"Mordi e fuggi - Il romanzo delle BR" di Alessandro Bertante (Baldini+Castoldi) è un romanzo dal ritmo incalzante che racconta la storia di un ragazzo di vent'anni nella Milano a cavallo fra anni '60 e '70 che partecipa alla creazione delle Brigate Rosse. Un romanzo su uno dei periodi più controversi e cupi della storia italiana. La vicenda è narrata dal punto di vista del ragazzo, Alberto, di cui dunque si seguono i ragionamenti e le emozioni: dall'adesione alla rivoluzione armata alle riflessioni critiche. Un romanzo che trae spunto da una storia vera: in una nota finale lo scrittore precisa che Alberto Boscolo (nome di fantasia) lasciò la lotta armata nel giugno 1972, non fu mai incriminato e nessun brigatista rivelò la sua vera identità. Cosa che non fa neanche l'autore del romanzo.
Nella seconda parte parliamo di "L'estate che resta", opera prima di Giulia Baldelli (Guanda). La storia di un amore, quasi un'ossessione amorosa, che inizia nell'infanzia e prosegue nella vita adulta. Protagonista è Giulia che a dieci anni incontra una bambina, Cristi, più piccola di lei di tre anni. Da subito Cristi sembra essere una calamita per Giulia, ma anche per un altro bambino Mattia. Cristi e Mattia frequentano il paesino dell'entroterra marchigiano in cui è ambientato il romanzo solo in estate, mentre Giulia ci vive tutto l'anno e aspetta l'estate per incontrare Cristi. Un triangolo, un amore nato nell'infanzia e destinato a segnare profondamente la vita di Giulia.