Due romanzi sul rapporto conflittuale fra madre e figlia. Due romanzi che parlano di una scomparsa, in un caso della madre e nell'altro della figlia. Due romanzi in cui i traumi sembrano passare da generazione in generazione.
"Quello che possiedi" di Caterina Soffici (Feltrinelli) racconta la storia di Clotilde, 82 anni, e della figlia Olivia. Clotilde, cresciuta in una famiglia ricca e aristocratica di Firenze, è una donna classista, odia la povertà quanto la bruttezza, detesta l'ambizione di chi vorrebbe fare un salto nella scala sociale. Una donna che ha subito alcuni traumi, ma che finisce per restare vittima soprattutto di questa gabbia dorata. Un giorno Clotilde scompare e così si ricostruisce la sua vita, ma anche quella della figlia. Olivia è stata cresciuta dalle domestiche e anche per questo detesta sua madre, ha cercato di ribellarsi alla bolla di privilegio laureandosi e sposando un avvocato, ma alla fine si è adeguata.
Un rapporto sottilmente feroce è quello che c'è fra la madre e la figlia protagoniste di "Un bacio dietro al ginocchio" di Carmen Totaro (Einaudi). Elisa ha appena compiuto 22 anni e non ha mai raccontato alla madre Ada la verità sulla sua carriera universitaria e su tutta la sua vita. Ada e Elisa sono una madre e una figlia che non si conoscono, che non riescono a comunicare, che si amano e si odiano. Una sera la madre si addormenta nella vasca da bagno e deve chiedere aiuto ai vicini perché la porta è chiusa a chiave: è stata lei, confusa da alcol e psicofarmaci, a perdere la chiave o è stata la figlia a chiuderla dentro e a lasciare il gas aperto? Dopo essere stata soccorsa, Ada capisce che la figlia è andata via. Da qui inizia la sua ricerca sulle tracce di una figlia che non conosce.