Dopo mesi di stallo, due vertici ravvicinati hanno riacceso le speranze — e i dubbi — su una possibile pace in Ucraina. Il 15 agosto ad Anchorage, Donald Trump ha incontrato Vladimir Putin per la prima volta dopo la sua rielezione, un vertice carico di simboli ma povero di risultati concreti. Tre giorni dopo, alla Casa Bianca, Trump ha riunito Zelensky e i principali leader europei insieme a Ursula von der Leyen e al segretario generale della NATO. Tra sorrisi, dichiarazioni ottimistiche e divergenze profonde, l’Europa ha cercato di farsi sentire, ma resta schiacciata tra le ambiguità americane e le condizioni inaccettabili di Mosca. Kiev chiede garanzie di sicurezza, Washington punta a un incontro diretto Putin-Zelensky, mentre l’Europa appare divisa sul cessate il fuoco. Una settimana che potrebbe segnare una svolta, o restare l’ennesimo esercizio di diplomazia senza conseguenze.