Lo stile pungente della scrittrice e drammaturga francese Yasmina Reza torna nel romanzo "Serge" (Adelphi - traduz. Daniela Salomoni). E tornano anche alcuni dei punti chiave della sua letteratura come l'incrocio fra le storie banali e quotidiane di persone comuni con i grandi eventi. In "Serge" si racconta la storia dei fratelli Popper: Serge appunto, il primogenito sessantenne, egocentrico e infantile, Jean voce narrante e Nanà, la piccola di casa. Di famiglia ebraica, i Popper compiono un viaggio ad Auschwitz: qui, in un luogo simbolo, considerato per molti aspetti sacro, verranno fuori le piccole grandi tensioni fra fratelli.
Nella seconda parte parliamo di "Il cielo sbagliato" di Silvia Truzzi (Longanesi), un romanzo ambientato a Mantova fra il 1918 e il '45, anni in cui le vicende dei personaggi di fantasia, che restano comunque in primo piano, si intrecciano con fatti e personaggi reali. Tutto inizia l'11 novembre 1918, giorno dell'armistizio e giorno in cui nascono due bambine dal destino molto diverso. Dora nasce in una famiglia poverissima, la madre muore di parto e lei resta insieme a una nonna crudele, ossessionata dalla fame e dalla miseria. Irene nasce in una famiglia nobile e ricca. Bambine molto diverse le cui vite si intrecceranno in modo inaspettato.