Un romanzo che parla di amicizia, di vita e di morte. "Due vite" di Emanuele Trevi (Neri Pozza) ha conquistato il Premio Strega, assegnato il 10 luglio a Roma. Trevi intreccia il ricordo di due amici scomparsi (lo scrittore Rocco Carbone e la scrittrice e traduttrice Pia Pera) a riflessioni esistenziali. Il libro ha ottenuto 187 voti da parte della giuria di 660 persone e così Trevi compensa la delusione del 2012 quando arrivò secondo a soli 2 voti di distanza da Alessandro Piperno. Al secondo posto, con 52 voti di distacco, "Borgo sud" di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi) seguito da "Il pane perduto" di Edith Bruck (La nave di Teseo), "L'acqua del lago non è mai dolce" di Giulia Caminito (Bompiani), "Il libro delle case" di Andrea Bajani (Feltrinelli).
Nella seconda parte parliamo di un giallo sulla cybersecurity: "Il giorno del bianconiglio" (Chiarelettere) scritto da un esperto di sicurezza informatica, Alessandro Curioni. Protagonista è un esperto di cybersecurity Leonardo Artico, affiancato dall'hacker Roberto. Fra i loro clienti c'è un'azienda che fornisce acqua, elettricità e gas: per proteggerla simulano un attacco informatico, ma qualcosa va storto e si trovano in balia di una situazione potenzialmente pericolosa. Accanto a Leonardo e Roberto c'è Teresa, giornalista, che deve scrivere una serie di articoli sulla cybersecurity, ma non sa nulla di informatica (espediente narrativo che l'autore usa per spiegare ai lettori non esperti una serie di passaggi tecnici).