Continua grazie al coach Fabio Vedana e alla nutrizionista Francesca Deriu il nostro ciclo dedicato alla preparazione di gare di triathlon. Abbiamo iniziato con le basi e il Triathlon Sprint (750 m nuoto, 20 km ciclismo e 5 km corsa) abbiamo continuato con il Triathlon Olimpico (1.500 m nuoto, 40 km ciclismo e 10 km corsa). E ora siamo al terzo capitolo, il Triathlon Medio, Mezzo Ironman o 70.3 (1.900 m nuoto, 90 km ciclismo e 21,097 km corsa). Il periodo come ben sappiamo non è dei migliori, ma programmare un obiettivo, anche sportivo, di medio-lungo periodo ci potrebbe aiutare a ritrovare nuova forza e motivazione.
La distanza del Mezzo Ironman o 70.3 (che è la distanza in miglia coperta dalla somma delle tre frazioni) è una distanza che non si improvvisa, servono mesi di preparazione nelle tre discipline. Ma è anche un viaggio che ormai compiono in molti, e il grande successo della distanza media lo leggiamo annualmente (2020 escluso) nei numeri degli iscritti che animano sempre di più le 70,3 miglia delle manifestazioni anche italiane.
Antipasto da assaporare senza ingordigia, il 70.3 diventa molte volte un invito alla tanto ambita cena della gara simbolo della triplice, l'Ironman (3.800 m nuoto, 180 km ciclismo e 42,195 km corsa). Che non è solo l'addizione di due mezzi Ironman, come si potrebbe immaginare. Ma è qualcosa di più. A quella cena, infatti, ci si siede per mangiare: antipasto, primo, secondo, dolce, caffè e l'amaro. Quello alle volte sente in bocca chi si siede a quella cena con un invito illusorio.