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L’ultimo trimestre del 2023 parte, per i mercati finanziari, con i segnali di un ciclo problematico in arrivo. Il principale interrogativo è quello che riguarda il processo di rialzo dei tassi in cui sono impegnate Federal Reserve e Banca centrale europea, con l'incognita ancora aperta sul raggiungimento del suo punto di massimo.
In queste giornate stiamo testando un record dietro l’altro: i tassi dei bond hanno posizionato le lancette indietro di anni: i rendimenti decennali europei hanno raggiunto picchi mai osservati nell'ultimo decennio. L'Europa sembra subire il contraccolpo delle turbolenze economiche in arrivo dagli Stati Uniti, con il dollaro che si è notevolmente rafforzato, come effetto delle misure adottate fino ad ora dalla Fed, portando ad una tendenza globale di riallocazione dei capitali che vede un crescente domanda di titoli del Tesoro USA.
L'Italia ha visto i suoi rendimenti seguire da vicino quelli americani, mentre Francia e Germania hanno evidenziato incrementi più contenuti. Ci sono anche crescenti preoccupazioni riguardo un eccessivo ottimismo sulle stime di crescita e sugli obiettivi di deficit. Intanto un altro gigante economico, la Cina, continua a confrontarsi con le sue sfide. Dopo mesi di contrazione, le fabbriche cinesi mostrano segni di stabilizzazione. Ma il settore immobiliare cinese, in crisi da anni, continua a non trovare pace. Cosa significa tutto questo per chi investe? Ne parliamo con Maria Paola Toschi, Global Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management.
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L’ultimo trimestre del 2023 parte, per i mercati finanziari, con i segnali di un ciclo problematico in arrivo. Il principale interrogativo è quello che riguarda il processo di rialzo dei tassi in cui sono impegnate Federal Reserve e Banca centrale europea, con l'incognita ancora aperta sul raggiungimento del suo punto di massimo.
In queste giornate stiamo testando un record dietro l’altro: i tassi dei bond hanno posizionato le lancette indietro di anni: i rendimenti decennali europei hanno raggiunto picchi mai osservati nell'ultimo decennio. L'Europa sembra subire il contraccolpo delle turbolenze economiche in arrivo dagli Stati Uniti, con il dollaro che si è notevolmente rafforzato, come effetto delle misure adottate fino ad ora dalla Fed, portando ad una tendenza globale di riallocazione dei capitali che vede un crescente domanda di titoli del Tesoro USA.
L'Italia ha visto i suoi rendimenti seguire da vicino quelli americani, mentre Francia e Germania hanno evidenziato incrementi più contenuti. Ci sono anche crescenti preoccupazioni riguardo un eccessivo ottimismo sulle stime di crescita e sugli obiettivi di deficit. Intanto un altro gigante economico, la Cina, continua a confrontarsi con le sue sfide. Dopo mesi di contrazione, le fabbriche cinesi mostrano segni di stabilizzazione. Ma il settore immobiliare cinese, in crisi da anni, continua a non trovare pace. Cosa significa tutto questo per chi investe? Ne parliamo con Maria Paola Toschi, Global Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management.
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