Leggerezza e tenerezza sono i due elementi che contraddistinguono il romanzo di Lorenza Gentile "Le cose che ci salvano" (Feltrinelli). La protagonista è Gea, 27 anni, che vive a Milano da cinque anni. Molti la considerano "strana" perché fa la tuttofare del quartiere e ha problemi a socializzare (forse anche perchè aveva ricevuto dal padre un'educazione militaresca, come se ci fosse sempre una catastrofe incombente). Gea ama riparare gli oggetti: "Datemi qualcosa da aggiustare, ma non chiedetemi di fare conversazione" dice spesso. Nonostante sia di poche parole, ci sono alcune persone alle quali è profondamente affezionata e alle quali dedica tempo, ascolto e cure. Persone con le quali realizza la sua personalissima "economia circolare di quartiere". Gea deciderà di salvare un vecchio negozio, chiuso da anni, dove gli oggetti hanno quasi una dimensione magica.
Cosa accade in una coppia uno dei due prova disforia di genere, soffre cioè perché sente di appartenere al sesso sbagliato e decide di iniziare un processo di transizione? Lo racconta Gianfranco Vergoni nel suo primo romanzo "Il cielo d'erba" (Longanesi). Il punto di vista è quello di Francesco, un giovane uomo pieno di ansie, che si innamora di Viola, ragazza un po' controcorrente e a tratti scostante. Nasce una relazione, i due vanno a vivere insieme e poi si sposano. Un giorno, però, Viola confessa di sentirsi uomo e di voler intraprendere la transizione di genere. Francesco è ovviamente turbato, ma decide di starle accanto durante il processo che porterà Viola a diventare Vittorio, non senza momenti di profondo conflitto.