A tre settimane dalle elezioni, l'attenzione del paese è presa non dal calcio, non dal carovita non dall'immigrazione e nemmeno dalla separazione di Totti e Ilary Blasi, ma dagli accordi e disaccordi sulla scelta dei ministri del nuovo governo.
Come un grande reality che si rispetti e che ci appassiona, in questa disputa politica entrano persino dinamiche familiari, ad accentuare le tensioni, i non detti, i gesti di insofferenza.
Molti però già cominciano a lamentarsi dell solito teatrino della politica e delle le sue inutili lungaggini. Oggi vogliamo chiedere ai nostri ascoltatori:
se per assurdo vi fosse dato potere assoluto e temporaneo di adottare il metodo alternativo a quello attuale, più efficace e risolutivo per stabilire i nomi dei ministri della squadra di governo, voi cosa proporreste?
Tre le ipotesi
1- Dovrebbero essere direttamente gli italiani a decidere quali, tra i vari ministri proposti dai partiti, devono essere incaricati votando con un sistema simile al televoto.
2 - I ministri dovrebbero essere estratti a sorte all'interno di un bacino di 50 candidati "abilitati", rigorosamente selezionati base alle strette competenze e alla loro storia professionale (Nota: la commissione selezionatrice potrebbe essere nominata dal presidente della repubblica).
3 - Il partito che ha preso più voti decide in modo insindacabile quale è la lista dei ministri migliori per governare il paese, senza dover scendere a compromessi, rispettare equilibri o dividere torte.