Le Olimpiadi per la prima volta non andranno in scena in un anno bisestile. La lunghissima querelle tra Virus, Cio, Giappone e resto del mondo è finita con lo slittamento dei giochi prossimo anno. Anche se marchio e dicitura rimarranno gli stessi: Tokio 2020. Tokio 202One ironizza qualcuno, quel che è certo è che la sicurezza di tutti ha prevalso sui valori economici sul piatto. 4,5 miliardi di dollari solo di diritti tv che rappresentano oltre il 70% degli introiti economici del Comitato Olimpico Internazionale. 

In un comunicato congiunto di Shinzō Abe, primo ministro del Giappone e di Thomas Bach, presidente del Cio si legge: “nelle circostanze attuali e sulla base delle informazioni fornite dall’OMS, i Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo devono essere riprogrammati a una data successiva al 2020, ma non oltre l’estate 2021, per salvaguardare la salute degli atleti, di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e della comunità internazionale”.

Noi oggi ne parliamo con la maratoneta azzurra Valeria Straneo che, dopo l'ottimo titolo italiano sulla mezza maratona dello scorso 16 febbraio (Verona) era a caccia del minimo olimpico per guadagnarsi la terza maratona a cinque cerchi, dopo Londra 2012 e Rio 2016. Minimo olimpico invece già al sicuro per il nostro secondo ospite di oggi, Eyob Faniel, che lo scorso 23 febbraio a Siviglia con 2h07'19'' ha migliorato il record italiano del campione olimpico Stefano Baldini (2h07'22'').

Da panacea di tutti i mali a pratica da vietare per decreto, la corsa è ormai nell'occhio del ciclone nella lotta contro il Coronavirus. E i runner sono additati dagli altri come untori di manzoniana memoria. Con il rischio di cercare un colpevole senza pensare al problema. Quel che conta probabilmente è solo il buon senso. In ogni caso da sabato sera tutte le attività che non siano strettamente necessarie, come fare la spesa, andare a lavorare o la cura della propria salute, sono limitate a pochi metri da casa nostra.

a) è vietato l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;

b) non è consentito svolgere attivita' ludica o ricreativa all'aperto; resta consentito svolgere individualmente attivita' motoria in prossimita' della propria abitazione, purche' comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.
Inoltre, nelle ultime ore quasi tutte le regioni del nord hanno emanato le proprie ordinanze, che sul fronte sport sono allineate alle direttive del Governo. Cane, sport e camminate solo sotto casa. Che tradotto suona come un severo ma giusto STATE A CASA!

In questo stare a casa oggi cerchiamo delle soluzioni "alimentari" con la nutrizionista Francesca Deriu. Tra errori da non commettere e attività fisica tra le quattro mura.
E poi con una spinta ottimistica, guardiamo al futuro con il condirettore del mensile Correre Daniele Menarini che ci porta in un autunno caldo, quello che ci propone ad oggi il calendario delle gare su strada. Tra le grandi classiche e gli eventi primaverili che troveranno nuova vita nell'ultimo trimestre dell'anno.

Non è facile parlare di movimento quando l'invito è quello di stare fermi, noi però ci proviamo comunque con il coach Fabio Vedana, che risponde alle domande dei nostri ascoltatori. Cosa possiamo fare a casa? Quanto ci metto a perdere la forma? È vero che i runner hanno le difese immunitarie più basse? 
Continuiamo con la testimonianza di Michele Sarzilla triatleta professionista, che tra allenamenti e divieti cerca di non perdere d'occhio gli obiettivi e tenere alta la motivazione. E infine chiudiamo con un tocco di filosofia con Luca Grion, runner e professore associato di Filosofia morale presso Università di Udine.

Domenica 8 marzo è la "festa delle donne" che calzate le scarpe da running mettono su strada tutta la loro resilienza. Come ha fatto, a modo suo, la maratoneta Eliana Patelli che, anche grazie alla corsa, ha trovato la forza per dire basta alla violenze domestiche. Fuggendo via veloce, sempre più veloce. Fino a ritrovarsi sul gradino più alto del podio di decine di gare italiane. La sua passione per la corsa ha una storia travagliata, ma ricca di soddisfazioni sportive. L'ultima delle quali il titolo di vice campionessa Italia di maratona e il titolo italiano master.

L'allarme Coronavirus e il conseguente stop alle attività sportive ha avuto (e forse avrà) delle ripercussioni nel mondo del running. Con cancellazioni, spostamenti e rinvii di gare in programma. Ne parliamo con Daniele Menarini condirettore del mensile Correre, con cui facciamo punto sulla situazione italiana e non solo. E con il coach Fabio Vedana con cui scopriamo come riprogrammare i nostri obiettivi, modificando ad hoc i precedenti piani di allenamento.

Grazie ai consigli del coach Fabio Vedana e della nutrizionista Francesca Deriu scopriamo come preparare una mezza maratona. 21 chilometri, tra alimentazione e metodologie di allenamento. Pre-gara, ripetute, integrazione, allenamento in salita... 
Se dai numeri raccolti annualmente dal mensile Correre sappiamo che i maratoneti italiani sono circa 40.000 all’anno, altre stime parlano di 300.000 mezzi maratoneti italiani che ogni anno mettono in calendario almeno una gara di 21.097 chilometri.

The Fashion Jogger alias Lisa Migliorini ci parla di lei e del mondo running visto dalla sua angolatura social. Con oltre 100.000 followers su Instagram, nonostante l'iniziale timidezza, ad oggi è la runner con più seguito social in Italia. Dietro l'apparente apparenza però c'è un atleta di buon livello. Che corre per la passione di farlo.

Il doping amatoriale è una tematica che molto spesso viene sottovalutata. Eppure i dati ci raccontano che il fenomeno cambia faccia, ma non i numeri, che sono in continua evoluzione. Lì dove lo sport dovrebbe essere spazio di libertà espressiva e metafora della vita, in alcuni casi ne personifica gli aspetti più oscuri e ambigui.

Sandro Donati, maestro di sport del Coni e da decenni in prima linea nella lotta contro il doping, ci porta alla scoperta del fenomeno in tutti i suoi aspetti. Dal doping amatoriale a quello degli atleti di alto livello. Come il caso dell'ex marciatore azzurro Alex Schwarzer che, da poche settimane è tornato a marciare, con la speranza di arrivare al traguardo di vicenda per molti aspetti controversa.

Caso Schwarzer: “spero che si arrivi alla verità davanti alla magistratura - ha detto Sandro Donati - Dopodiché il sistema sportivo dimostrerà, se rispetterà la legge o se si riterrà al di sopra della legge, come è la mia impressione. Sono fiducioso nella magistratura, mentre essere fiduciosi nella giustizia sportiva è dura. Sono già stato vittima di un caso simile, con la vicenda Di Terlizzi. Quella fu una vendetta, e anche questa credo sia tale.”

La due volte campionessa europea Under 20 di corsa campestre Nadia Battocletti ci parla di lei e del suo sport.
Il suo quinto posto al traguardo dell'ultima 5 Mulini conferma la sua caratura di grande promessa dell'atletica azzurra. Promessa ormai mantenuta. Nel frattempo, le venti candeline da spegnere, la fanno entrare nell'atletica di alto livello. Mentre la sua nuova categoria (Under 23) le apre le porte dei grandi appuntamenti dell'atletica internazionale.
Obiettivo 2020: 15'50'' sui 5000 metri. Il minimo richiesto per mettere i piedi sulla pista dello Stadio Charléty di Parigi per l'Europeo del prossimo agosto.

Sono freschi di stampa i numeri e le analisi che annualmente emergono dall’inserto MaxiMaratona allegato al numero di febbraio della rivista Correre. Analisi che misura gli andamenti del fenomeno maratona in Italia e non solo. Ne abbiamo parlato in anteprima con il condirettore Daniele Menarini. 

Dopo una continua crescita che nel 2017 ha sfiorato i 40000 maratoneti italiani giunti al traguardo di una maratona, per il secondo anno consecutivo il numero è in leggero calo. Nel 2018 erano 37.874, nel 2019 il numero è sceso fino a quota 36.725. Complice forse il crescente interesse verso l'Ironman (specialità di lunga distanza e durata del triathlon) e delle ultramaratone, nonché ultratrail. In totale gli italiani hanno corso quasi 57000 maratone, quindi circa una maratona e mezzo a testa. 

La flessione riguarda in gran parte gli uomini che passano da 31.002 nel 2018 a 29.810 nel 2019, ma non le donne, che al contrario crescono da 6.872 a 6.915. 
La frenata è anche nella velocità media, infatti, se anni fa la maratona aveva una forte componente agonistica, ora per certi aspetti, il fenomeno è più ludico. Come raccontano anche i numeri che arrivano dai paesi che sia affacciano al fenomeno della corsa su strada.

Sul fronte delle gare italiane più partecipate, Roma rimane al primo posto della classifica con 8.820 arrivati, in calo di 2.855 rispetto all'anno precedente. Al secondo posto stabile Firenze con 7.455 maratoneti al traguardo, con una flessione di 151 atleti. Al terzo posto Milano che fa un +753 passando dai 5.556 maratoneti del 2018, al 6.309 nell'ultima edizione. Seguono Venezia che cresce da 4915 a 5369 arrivati e Reggio Emilia (che nel 2020 sarà Campionato Italiano) che con un -4 nel 2019 ha portato al traguardo 2454 maratoneti. 

Infine, la conta degli stranieri che nel 2019 hanno tagliato il traguardo di una maratona italiana ci restituisce una classifica un po' diversa. Dove le prime due rimangono invariate, Roma con 2597 finisher e Firenze con 2109. Poi qualcosa cambia: Venezia 1397, Milano 1209, Verona 501, Pisa 331 e Ravenna 247. Dati e città che ci raccontano come la maratona ormai sia anche un pretesto per viaggiare. Il cosiddetto Run&Trolley che nel 2019 ha portato 2847 italiani al traguardo della maratona di New York e 2027 alla maratona di Valencia.