Se di droni siamo tornati a parlare per il rinnovato conflitto tra palestinesi e israeliani, l'uso dei velivoli a guida autonoma in realtà non è più solo bellico da una parte o per modellisti dall'altra: nel mezzo c'è un uso civile e un futuro più vicino di quanto possiamo immaginare. La corsa alle consegne delivery (via aria e senza autisti) dai primi esperimenti nel 2007 di Jeff Bezos ha fatto molta strada: oggi si parla di un mercato delle consegne a domicilio da 6 miliardi di dollari entro il 2026. Un settore che ha visto nuovi impieghi proprio con l'emergenza sanitaria e il lockdown che ha visto alleati tecnolgia militare e colossi economici. Anche l'Europa si è mossa e in Italia l'Enac ha varato un protocollo in vigore dal 1 gennaio2021. Tanto che anche da noi si sperimenta. Test ci sono già stati a Torino, altri a Venezia dove l'obbiettivo è quello non solo di guardare alle consegne via droni per le isole, ma di arrivare a creare hub per i droni, fino alla Uman Mobility. Vale a dire taxi droni e trasporto di passeggeri. Fantascienza? No, economia. Secondo l'Osservatorio del Politecnico di Milano in Italia il mercato professionale dei droni era stimato in 100 milioni di euro già nel 2018. E dopo un rallentamento da pandemia, con le nuove regole ora è pronto al decollo. E allora Facciamo i conti...