Carlo Cerasuolo
Dalle guerre coloniali alle Quattro Giornate di Napoli: un reduce che scelse la parte giusta della storia.
Veterano pluridecorato della guerra italo-turca e della Grande Guerra, Carlo Cerasuolo si distinse per coraggio già nel 1912, ricevendo una medaglia d’argento al valor militare per un assalto alla baionetta presso Bengasi. 
Cuoco per famiglie nobili e sulle navi, divenne gestore della mensa Ansaldo, ma il suo rifiuto del fascismo fu totale: senza tessera, senza camicia nera, senza adunate. Nel 1941, questa ostinazione gli costò l’arresto e il lavoro.
Con sua moglie Annunziata affrontò la disoccupazione con dignità, vendendo pizze fritte per strada. Nel 1943, quando scoppiò l’insurrezione, fu in prima linea a Materdei sotto il coordinamento del tenente colonnello Bonomi. Ferito a una spalla durante gli scontri di Vico Trone, non abbandonò il posto: passò il fucile a sua figlia Maddalena perché continuasse a combattere.
Il giorno dopo, benché ferito, compì un’azione cruciale: contribuì a salvare il Ponte della Sanità dalla distruzione, neutralizzando con altri partigiani e un vigile del fuoco i soldati tedeschi intenti a piazzare l’esplosivo.
Per il suo coraggio, fu riconosciuto partigiano con il grado di comandante di distaccamento. 
Un reduce che seppe combattere, da civile, la battaglia più importante: quella per la libertà.
Il ricordo di Carlo Cerasuolo è stato letto da Bruno Russo della sezione ANPI Napoli Centro “Antonio Amoretti”.
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Un'iniziativa realizzata grazie ai volontari e le volontarie delle sezioni ANPI di Napoli e provincia.
Hanno aderito compagne e compagni delle sezioni:
ANPI Napoli Centro “Antonio Amoretti”
ANPI Napoli Area Flegrea “Salvatore Serio”
ANPI Napoli Vasto “Lenuccia”
ANPI Napoli Collinare “Aedo Violante”
ANPI Napoli Vomero Arenella “Vincenzo Siniscalchi”
ANPI Napoli Est “Aurelio Ferrara”
ANPI Santa Anastasia “Caduti della Flobert”
ANPI Isola d'Ischia "Teresa Mattei"
ANPI Torre del Greco